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Se sei un appassionato di caccia sportiva, iGuide è senza dubbio la piattaforma più indicata per coltivare la tua passione per la caccia e per conoscere luoghi inesplorati e meravigliosi del nostro incredibile Paese. 

Grazie ai nostri coach infatti potrai vivere incredibili giornate di caccia nelle migliori riserve italiane, immergerti nella natura selvaggia delle più belle regioni italiane e mettere alla prova la tua abilità nella caccia a cinghiali, daini, cervi, fagiani, pernici, starne.

I pacchetti disponibili sono tre: il programma one day, il programma 5 days, il programma Season

1

il programma one day

5

il programma 5 day

il programma season

Scopri le Location

I coach

I coach di iGuide sono tra i migliori al mondo, hanno infatti esperienza internazionale nella caccia sportiva e sapranno aiutarti ad apprendere le tecniche di caccia più sofisticate ed efficaci. Nello specifico, sarete guidati da: 

 

Alessandro Nicotra di San Giacomo, esperto di tecniche di caccia all’inglese (con cani da ferma), caccia ad ungulati e caccia al drive non sono in Italia ma anche nei principali spot europei (Inghilterra, Svezia, Slovenia, Grecia e Turchia). Alessandro è anche Ambassador “Lusso” per la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta 

 

Vai al profilo di Alessandro 

 

Claudio Nicotra di San Giacomo ed Adriano Nicotra di San Giacomo, anch’essi esperti di caccia a livello internazionale.

Vai ai profili di Claudio ed Adriano

Le pratiche di caccia sportiva con cui vi confronterete nei percorsi iGuide sono: 

 

Il Big game hunting  

L’english hunting 

Il Drive hunting

 

Le riserve di caccia dove vi potrete immergere si trovano invece in Umbria, Toscana, Lazio.

Come funziona iGuide per la caccia

Che tu ti trovi in vacanza in una delle location selezionata da  iGuide per il coaching sulla caccia sportiva, o che voglia semplicemente fare un’esperienza nuova, potrai scegliere tra diverse tipologie di pacchetti: 

 

  • 1 Day Coaching: percorso di un giorno nella location scelta
  • 5 Day Coaching: percorso di 5 giorni nelle riserve più belle della regione scelta
  • Season Coaching: indicato per chi sta trascorrendo un periodo di vacanza in una delle regioni coperte dal servizio iGuide

Con iGuide la tua giornata di pesca d’altura è assicurata, viaggerai su imbarcazioni confortevoli e condotte da istruttori esperti, potrai godere delle bellezze del mare, pescare a grandi distanze e perché no, anche avvistare meravigliosi delfini e squali. 

La caccia sportiva: storia di una passione che diventa sport

Quando si parla di caccia si intende una pratica hobbistica o appunto sportiva consistente nella cattura o nell’abbattimento di animali selvatici a scopo di approvvigionamento di cibo, pelli o per scopo ricreativo, commerciale e per contenimento di specie. 

La caccia ha origini lontane, sin dai primordi infatti l’uomo ha cacciato animali per istinto di sopravvivenza e conservazione, essa era infatti strettamente connessa alla ricerca di cibo e alla protezione degli animali domestici e d’allevamento. Una delle prime tecniche di caccia utilizzate dai nostri antenati fu quella per sfinimento, pratica utilizzata in prevalenza nel Paleolitico. Non esistendo infatti ancora armi da lancio, il modo più naturale per cacciare una preda era quello di rincorrerla per lunghe distanze fino appunto al suo sfinimento. E’ con l’avvento delle prime società di cacciatori-raccoglitori, come testimoniano i tanti reperti archeologici, che la caccia inizia ad entrare a far parte della quotidianità dei popoli come fonte di sostentamento e di materiali utili per la produzione di abiti e ripari. 

Con lo sviluppo del linguaggio la caccia entra a far parte dell’immaginario mitologico e simbolico a dimostrazione del fatto che l’importanza culturale della caccia nelle società antiche era predominante. I re ad esempio venivano rappresentati come dei cacciatori, mentre gli dei pagani venivano associati alla caccia come ad esempio la dea greca Artemide. 

E’ con l’avvento della diffusione dell’agricoltura e dell’allevamento che la caccia inizia ad essere utilizzata per lo più per proteggere i propri animali e le proprie risorse naturali quali il foraggio e l’acqua. Da qui, il passaggio al primo vero cambiamento epocale del “concetto-caccia” fu breve: la caccia inizia ad essere intesa come attività ludica appannaggio delle classi sociali più elevate (pensiamo alla caccia alla volpe). I tornei medievali furono sostituiti dalla caccia a cavallo diventando così un passatempo competitivo per l’aristocrazia utile anche al testare le proprie abilità di guerra nei tempi di pace. 

 

Oggi la caccia in Italia è considerata una vera e propria disciplina sportiva, ha infatti una sua federazione, la FIDC, Federazione italiana della caccia. Essa nasce nel 1900 e viene riconosciuta con D.L nel settembre del 1928, ha personalità giuridica e ha fatto parte dei Soci Fondatori del Coni. Nel 2000, grazie ad una modifica statuaria, la FIDC ha dato vita alla Fidasc, la federazione sportiva riconosciuta dal Coni per le attività agonistiche a cui aderiscono oltre 1000 società sportive italiane. 

La FIDC si occupa di gestire il territorio e la fauna selvatica per lo svolgimento delle attività; promuove l’educazione naturalistica e venatoria del cacciatore; sviluppa iniziative a tutela dell’ambiente e delle acque interne; svolge attività di protezione civile; organizza le attività sportive.